La Daga: è importante concentrarsi sull'aspetto emozionale dei bambini

12-02-2020 18:55 -

Il protagonista di questa settimana della rubrica "Il Monteruscello si racconta..." è Salvatore La Daga
allenatore del gruppo 2012 biancoverde.

1) Mister cosa significa allenare un gruppo classe 2012 in termini di allenamento e obiettivi?: "In termini di allenamento, vuol dire proporre sedute idonee alle loro aspettative che siano in grado di suscitare emozioni e che risultino divertenti e formative. Il bambino di 6/7 anni arriva al campo con tanta voglio di giocare ed è importante, a mio avviso, assecondarlo riuscendo contemporaneamente a raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati in fase di programmazione. L'importante è che sia tempo di impiego motorio e che vengano scelte attività ludiche specifiche per il gioco del calcio. Per quanto riguarda gli obiettivi, mi attengo alle linee guida stabilite dal Resp. metodologico della società come tutti gli altri allenatori dell'attività di base".

2) Su quale aspetto è necessario maggiormente concentrarsi per insegnare ai bambini questo sport?: "A mio avviso è molto importante concentrarsi sull'aspetto emozionale.
Più si riesce a scaturire emozioni positive nel bambino che arriva al campo, attraverso le sedute d'allenamento, attraverso la creazione di un ambiente confortante e stimolante, attraverso atteggiamenti positive ed inclusivi più i bambini si sentiranno invogliati a giocare, imparare, collaborare ma sopratutto esprimere se stessi senza paura di eventuali giudizi".

3) Cosa significa per questa categoria disputare la partita del weekend?: "Come per tutte le categorie, è il momento più atteso della settimana. E' il momento in cui i bambini si confrontano con i propri coetanei per mettere in pratica ciò che hanno appreso durante la settimana, ma sopratutto per correre dietro ad un pallone magari immedesimandosi nel proprio idolo. Per noi allenatori invece è un momento di verifica del lavoro passato e di programmazione di quello futuro".

4) Lei per loro rappresenta una figura importante, oltre ad essere il loro allenatore infatti ricopre anche la figura di educatore:"Direi che siamo sopratutto educatori. Il nostro compito principale è sicuramente quello di formare i cittadini del domani e di trasmettere loro tutte le competenze necessarie per confrontarsi con il mondo reale ed essere parte integrante di esso.
Se riusciamo poi a formare anche fututi calciatori, tanto di guadagnato".