Il Monteruscello apre le sue porte alla figura dello Sport Mental Coach

05-06-2019 15:52 -

Per la prossima stagione il Monteruscello Calcio ha deciso di avvalersi di una nuova figura professionale: Nicola Calabrese infatti sarà il nuovo Sport Mental Coach della società biancoverde. Il suo inserimento all’interno del progetto della scuola calcio della famiglia Ruta ha come obiettivo principale la crescita personale e collettiva di tutto lo staff del Monteruscello, oltre ovviamente a quella degli associati, lavorando sulla mente e sugli stati emozionali degli atleti. Si tratterà di un grande progetto proprio come ha affermato il responsabile della società biancoverde Fulvio Ruta: “Questa stagione è stata importante, abbiamo avuto grandi risultati come la finale raggiunta dall’Under 17 ma purtroppo persa, ma anche il raggiungimento dei playoff da parte dell’Under 15. L’importante è esserci soprattutto perchè si tratta di un lavoro di crescita per i ragazzi. Come scuola calcio abbiamo fatto un ottimo lavoro per quanto riguarda la base. Il progetto che vedrà l’inserimento di Nicola Calabrese è molto importante per quanto riguarda lo sviluppo e la maturazione del Monteruscello e dei suoi collaboratori, ma anche dei suoi associati e delle famiglie”. Nicola Calabrese quindi ha risposto ad alcune domande su quella che sarà la sua figura all’interno del Monteruscello Calcio e, soprattutto, ha cercato di spiegare quello che è il suo lavoro, rilasciando le seguenti dichiarazioni:
Come è nata la collaborazione con la società biancoverde?: “Anche se non ci vedevamo da tempo, conosco la famiglia Ruta da anni. Il mio adorato Papà era un amico del Presidente. La famiglia Ruta è conosciutissima per aver creato questa grande società. Poi qualche mese fa, un amico in comune ci ha organizzato un appuntamento ed è stato un piacere rivederli tutti. Durante la chiacchierata mi ha impressionato la loro visione del calcio, proiettata sì sul presente ma anche, e soprattutto, sul futuro. Una scuola calcio d’elitè che si chiede come poter migliorare sempre più è un qualcosa di straordinario”.

Cosa fa uno Sport Mental Coach?: “Non tutti sanno che la nostra mente è come un muscolo e come tale va allenato. Ed è proprio per questo che mi piace definire lo Sport Mental Coach come il personal trainer della mente, ovvero una guida che la allena affinché possa emergere tutto il suo potenziale”.

Come è nata l’idea di perseguire questa strada?: “A 18 anni, nel pieno della mia maturazione calcistica, una serie di infortuni mi hanno portato via dai campi. Infortuni dai quali ero riuscito poi a guarire fisicamente ma non mentalmente. Sembra un paradosso ma è così. Magari se avessi avuto una figura che mi avesse aiutato nel recupero mentale, avrei potuto continuare a giocare. Ho sentito forte quel desiderio di poter dare ancora qualcosa al mondo del calcio e al mondo dello sport in generale e per questo ho deciso di diventare uno sport mental coach. Con gli anni ho capito che potevo mettere la mia esperienza a disposizione degli atleti. L’anno scorso ho ottenuto l’abilitazione e sono entrato a far parte del team di Roberto Re e sono l’unico in Campania a far parte della sua squadra in ambito sportivo”.

Come pensi di inserire la tua figura all’interno di questa società?:Entrerò in punta di piedi e metterò a disposizione la mia esperienza per chiunque voglia approfondire questa disciplina. La cosa certa è che non obbligheremo nessuno ad intraprendere un percorso di mental coaching. Qualche mese fa con un esperimento, che ha visto coinvolti alcuni istruttori della scuola calcio, abbiamo lavorato tanto sulla comunicazione e sulla gestione degli stati emozionali. La società quindi, ha deciso per il prossimo anno di mettere a disposizione questo servizio per gli associati ma anche per i dirigenti e gli istruttori, con l’unico obiettivo di crescere e migliorarsi”.

Una scuola calcio è composta principalmente da bambini, in che modo lavorerai con loro?: “Sui bambini non sarà svolto alcun lavoro diretto. Nel loro approccio allo sport infatti, hanno bisogno di vivere un’esperienza e di divertirsi. Proprio per questo lavoreremo sul contesto, ovvero cercheremo di creare un ambiente positivo e che possa garantire ad ogni bambino di poter crescere ed esprimersi. Il mio motto è choose new challenges (scegli nuove sfide) è proprio nello scegliere queste nuove sfide che si imparano cose nuove e tutto questo porta a una grande crescita”.

Un progetto quindi, che rappresenta un ulteriore passo in avanti e di crescita per il Monteruscello Calcio. Uno dei primi istruttori che ha già intrapreso questo percorso a Vittorio Cammarota, che ha voluto commentare la sua esperienza insieme a Nicola Calabrese: “E’ stata un’esperienza bellissima, Nicola mi ha aiutato tanto perchè è riuscito a trasferirmi quella sicurezza e tranquillità di cui avevo bisogno per potermi relazionare nel giusto modo con i ragazzi. Infatti grazie al suo modo di vedere le situazioni e aprendomi la mente, mi sento migliorato tanto. Con Nicola ho fatto un lavoro one-to-one con delle sedute riservate in cui abbiamo parlato delle esperienze passate, presenti, di quelle positive e negative. Chiaramente lui ha lavorato molto sull’aspetto mentale, mi consigliava di pormi degli obiettivi a media e lunga scadenza per poter concentrare la mia attenzione sull’obiettivo che volevo raggiungere. Secondo me questa nuova tipologia di lavoro è fondamentale, noi istruttori essendo educatori e delle persone che hanno a che fare con i bambini dobbiamo essere in grado di trasferirgli serenità e sicurezza. Dobbiamo fare in modo che loro siano sempre concentrati e per fare ciò dobbiamo creare un ambiente a loro favorevole dove si sentono a proprio agio. Si devono sentire così sicuri in questo ambiente da poter sbagliare con tranquillità e questa figura è molto importante proprio perché aiuta a rapportarsi in maniera diversa con i bambini”.